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Da opere pubbliche a strategie di rigenerazione urbana. A partire dai finanziamenti per i Comuni previsti dal Dpcm 21.1.21

 

Il Dpcm 21 gennaio 2021, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 6 marzo, offre un’importante occasione di finanziamento delle Opere Pubbliche già previste dalle Amministrazioni locali, cui verrà dedicata una sistematica erogazione di risorse economiche in modo crescente fino al 2034 

Un’opportunità tutta nuova e imperdibile per i Comuni con almeno 15 mila abitanti e per i Comuni capoluogo di Provincia o sedi di Città Metropolitane, di richiedere contributi per opere che si intendono destinate in ultima istanza a veicolare progetti di rigenerazione urbana. 

La finalità dell’iniziativa è infatti quella di dare un contributo alla riduzione dei fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità e del decoro urbano e del tessuto ambientale e sociale, per quei territori che fino a oggi non hanno potuto mettere in campo iniziative simili beneficiando dei contributi pubblici.  

Come fare ad accedere alle risorse disponibili? E soprattutto poi come fare in modo che le opere pubbliche finanziate diventino occasioni di vera rigenerazione urbana?

Le risorse economiche messe in campo dal Dpcm 21.1.21 

 

Nel complesso è previsto un flusso di erogazione fino al 2034, secondo la seguente scansione 

  • 150 milioni di euro per l’anno 2021 
  • 250 milioni di euro per l’anno 2022 
  • 550 milioni di euro rispettivamente per l’anno 2023 e 2024 
  • 700 milioni di euro all’anno dal 2025 al 2034 

Ciascun Comune può richiedere un contributo per uno o più interventi.
Esistono, però, dei 
limiti massimi di assegnazione delle risorse, stabiliti in base alla quantità di popolazione presente sul territorio: 

  • 5 milioni di euro per i comuni con popolazione da 15.000 a 49.999 abitanti 
  • 10 milioni di euro per i comuni con popolazione da 50.000 a 100.000 abitanti 
  • 20 milioni di euro per i comuni con popolazione superiore o uguale a 100.001 abitanti e per i comuni capoluogo di provincia o sede di città metropolitana 

Se le richieste presentate risulteranno superiori alle risorse, avranno priorità i Comuni con l’indice di vulnerabilità sociale e materiale (IVSM) più alto. 

 

Quali opere pubbliche possono accedere ai contributi del Dpcm 21.1.21? 

 

È possibile finanziare singole opere o per insiemi coordinati di interventi riconducibili a 3 principali linee di intervento 

  1. manutenzione per il riuso e rifunzionalizzazione di aree e strutture edilizie pubbliche esistenti, compresa la demolizione di opere abusive
  2. ristrutturazione edilizia di immobili pubblici, per servizi sociali e culturali, educativi, didattici e sportivi
  3. mobilità sostenibile 

Fino al 4 giugno 2021 sarà possibile fare richiesta per la prima tranche di finanziamenti utilizzando la nuova Piattaforma di Gestione delle Linee di Finanziamento gestita dal Ministero dell’Interno.

 

Oltre le opere pubbliche: strategie e contenuti della rigenerazione 

 

Ma le opere di riqualificazione e gli interventi infrastrutturali non sono sufficienti per attivare una vera e propria rigenerazione urbana.  

Per valorizzare appieno gli investimenti effettuati è necessario fare in modo che le opere siano effettivamente a servizio della comunità e capaci di generare impatti sociali sul territorio. È importante contenere il rischio che queste opere restino contenitori vuoti o infrastrutture inutilizzate. A tal fine è necessario integrare le attività di progettazione e realizzazione di opere fisiche, prestando attenzione anche alla componente immateriale della rigenerazione. 

Per rendere le opere pubbliche finanziate dal Dpcm vere occasioni di rigenerazione urbana serve una azione di pianificazione volta a:

  1. collocare le singole opere all’interno di una più ampia visione strategica 
  2. occuparsi della gestione dei servizi (culturali, educativi, sociali, etc.) che verranno attivati 
  3. coinvolgere fin da subito la comunità e gli stakeholder nella organizzazione delle modalità d’utilizzo e valorizzazione degli spazi 

 

Progettare la rigenerazione: le competenze di KCity 

 

KCity è una società di professionisti specializzata nel design strategico per la rigenerazione urbana attiva alla scala nazionale dal 2009. KCity interviene per garantire una specifica attenzione alla dimensione di impatto e gestione “sociale” degli interventi e alla impostazione di processi incrementali e transitori di valorizzazione e riattivazione del patrimonio. KCity offre supporto alle Amministrazioni per progetti di riuso alle diverse scale, occupandosi di definire scenari di fattibilità, piani d’uso e soluzioni condivise con le comunità territoriali e i principali stakeholder.  

Guarda cosa abbiamo fatto fino a oggi. 

Se sei interessat* al nostro supporto per una vera e propria rigenerazione urbana scrivici a info@kcity.it.