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Riprogettare i Centri Aggregativi Multifunzionali ascoltando la comunità

L’Area Municipi del Comune di Milano ha avviato un percorso di co-programmazione relativo ai Centri di Aggregazione Multifunzionale (CAM) distribuiti nei 9 Municipi, con l’obiettivo di arrivare a individuare possibili e più opportuni modelli di innovazione applicabili alla situazione dei 35 CAM esistenti sul territorio.

Per lo svolgimento di tale lavoro l’Amministrazione Comunale ha richiesto il supporto di KCity che, a partire da una preliminare analisi istruttoria della situazione attuale dei CAM, sta oggi assistendola nella conduzione degli incontri di co-programmazione con gli Enti del Terzo Settore (ETS), con l’obiettivo di costruire le linee guida per la ridefinizione delle funzioni dei CAM. 

Parallelamente alla procedura di co-programmazione che si sta attuando ai sensi del D.Lgs. 117/17 – Codice del terzo Settore, l’Amministrazione ha inteso coinvolgere anche gli abitanti, singole persone e associazioni attive sul territorio per contribuire e concorrere, con le proprie idee, alla definizione di un nuovo modello di servizio in grado di soddisfare le esigenze e i desideri delle comunità, partendo proprio dall’ascolto dei loro bisogni.

Mappa CAM

L’analisi istruttoria ha tenuto conto di differenti aspetti dell’attuale sistema di funzionamento dei CAM quali ad esempio la natura e varietà delle attività che oggi vengono offerte, le dimensioni e tipologie degli spazi, le caratteristiche del contesto in cui si inseriscono, specialmente rispetto alla prossimità ad altri servizi, portando a rilevare una casistica diversificata che incide molto rispetto all’applicabilità dei modelli di innovazione del servizio che possono essere assunti.

Sono state quindi messe a fuoco tre diverse (e alternative) prospettive di innovazione:

  • La prima prospettiva d’innovazione mira a rafforzare l’identità ibrida dell’edificio complessivo tramite una gestione maggiormente coordinata tra tutti i servizi che fanno capo all’Amministrazione già presenti all’interno della struttura, prevedendo anche l’introduzione di nuove funzioni negli spazi disponibili per concorrere al pieno utilizzo del luogo.
  • La seconda prospettiva mira a potenziare la complementarietà del servizio CAM rispetto agli altri servizi diffusi sul territorio in una logica di rete / coordinamento.
  • La terza prospettiva mira a potenziare le possibilità di utilizzo flessibile e condiviso degli spazi a disposizione per svolgere varie attività aggregative rivolte a target molteplici

In relazione a queste tre diverse prospettive sono stati ricercati e selezionati casi ed esperienze virtuose che hanno saputo declinare in modo innovativo l’offerta aggregativa nell’ottica della “multifunzionalità”.
Dal 24 ottobre ha quindi avuto inizio il percorso di co-programmazione e di ascolto della cittadinanza, attraverso un ciclo di incontri organizzati presso i 9 Municipi, che si concluderanno a dicembre con l’obiettivo di valutare e migliorare i servizi offerti all’interno dei CAM.